Un tigre troppo strano,

con baffoni lunghi lunghi

e gli occhi vigilanti,

disteso in mezzo al prato

sognava la foresta.

Gli pareva tutto vero:

i gambi di trifoglio,

le margherite in fiore,

le erbe le più strane,

il tutto gli appariva

l’ambiente tropicale;

ma, mentre stava programmando

la caccia alle lucertole,

la spietata falciatrice

abbatteva la foresta

sognata così vera;

d’un tratto,

quel tigre troppo strano

si trovò a ciel sereno

e scappò a gambe all’aria

per fuggir da quello strazio.

Fermata la sua corsa

ben bene aprì gli occhi:

con amara delusione

scoperse di non essere una tigre,

ma soltanto un bel gattone

che del suo tigrato pelo

andava così fiero

da sentirsi un tigre vero.